Napoli in questi anni ha promosso la diplomazia tra i popoli, perché i sindaci non sono altro che rappresentanti di comunità vive, definite, che riconoscono lo sforzo di emancipazione di altre comunità di popolo. Per questo Napoli ha legato con città palestinesi, per questo abbiamo stretto rapporti con la città di Kobane, capoluogo del Rojava, città – comunità dell’unica forza endogena che in questi anni ha combattuto i tagliagola dell’Isis liberando dalla barbarie una terra storicamente martoriata del vicino oriente. La pace in medio oriente avverrà solo quando quella terra smetterà di essere campo di conquista per aspiranti o acclamate potenze internazionali o regionali. Con questo spirito ho accolto lo scorso anno a Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli, il co-sindaco di Kobane Anwar Muslim, e con lo stesso spirito oggi esprimo la preoccupazione della mia comunità per la dura repressione sul popolo di Kobane.

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Sul set cinematografico di The Good Italian con il maestro Giancarlo Giannini