Scampia è molto altro rispetto a ciò che emerge, anche in questi giorni, dalle cronache dei giornali, come dimostra l’attività che associazioni, movimenti e cittadini portano avanti con coraggio e fra mille difficoltà, anche economiche. Lo dico riconoscendo che Scampia e le cosiddette periferie – che preferisco chiamare quartieri, Napoli è una, con tanti quartieri – devono essere oggetto di una sempre maggiore attività di intervento da parte di tutte le istituzioni. Una attività di controllo da parte delle forze dell’ordine e di repressione della magistratura, ma anche di misure sociali e iniziative culturali come vero antidoto al virus dell’infiltrazione della camorra.

Il Comune di Napoli vive una situazione finanziaria difficilissima che non scoraggia, però, la nostra volontà politica e amministrativa di lavorare per la città. Domani tutti gli assessori si riuniranno per discutere di ‘cosa fare’ per Scampia. Non tra qualche mese o qualche anno, ma nell’immediato, cioè fin dalle prossime settimane. Pensiamo ad interventi mirati e sostenibili per le nostre magre finanze ma che, riuniti insieme, possano contribuire ad incidere sulla qualità della vita del quartiere da subito, ferma restando la necessità di tradurre in pratica l’obiettivo della demolizione delle vele e della consegna degli alloggi pubblici.

Vorremmo dunque lanciare una sorta di ‘patto’ per Scampia che passi anche per alcuni appuntamenti con i cittadini, da organizzare con l’intento di favorire la riappropriazione degli spazi da parte della popolazione e della legalità. Sulla questione, proprio oggi, si è tenuto un proficuo Comitato per l’ordine e la sicurezza che ha visto anche la presenza del sottosegretario De Stefano e del vicecapo della polizia di Stato Cirillo, i quali hanno espresso apprezzamento per quello che, insieme al governo, stiamo portando avanti. In occasione del vertice è stato ribadito che lo Stato, in tutte le sue articolazioni, è unito nel contrasto non solo alla camorra ma al crimine in generale poiché, personalmente, ho posto all’attenzione dei partecipanti la mia preoccupazione rispetto ai recenti eventi di violenza verificatisi in città (dalle baby gang in azione nella metro alle aggressioni degli esercenti commerciali in centro).

Per questo ho avanzato richiesta di un maggiore presidio delle forze dell’ordine su tutto il territorio ed in particolare nell’area Nord. Area, mi riferisco a Scampia, che vedrà la mia presenza in occasione dell’inaugurazione dell’anno scolastico, con l’impegno di una sempre maggiore partecipazione del sindaco e dei suoi assessori alle iniziative organizzate dalle scuole e dalle associazioni. Nel primo anno di governo della città ho partecipato, comunque, ad almeno 20 iniziative a Scampia. Scampia e le cosiddette periferie, infatti, hanno bisogno di vedere la presenza fisica dei rappresentati istituzionali, perchè si tratta di un atto positivo anche sul piano simbolico.

Non casualmente, prima dell’estate, abbiamo assegnato alla polizia municipale la casa che a Secondigliano è stata confiscata al boss Di Lauro. Scampia, però, come ho voluto ricordare anche in occasione del Comitato, sta dimostrando di essere una realtà di eccellenza. Nel settore dei rifiuti, per esempio, abbiamo deciso di far partire il piano di estensione del porta a porta proprio da questo quartiere in cui, attualmente, registriamo ottime percentuali e ottima qualità.Grande è stata la partecipazione della cittadinanza alle iniziative musicali e culturali che il Comune ha organizzato nell’ambito del programma Estate a Napoli (solo per fare un esempio: il concerto del San Carlo).

Scampia non è stata e non sarà dimenticata: penso al protocollo firmato fra l’amministrazione, con l’appoggio del governo, e i maestri di strada; al protocollo tra il ministero dell’Interno, la prefettura e il Comune relativo ai campi rom fra cui quello di Scampia; al protocollo su Napoli ‘città sicura’ che firmeremo a breve e che grazie alla sinergia di comune e regione, ha visto lo stanziamento dei fondi per il completamento dell’Università di Medicina. Alcuni beni e aree sono stati concessi alle associazioni che lavorano sul territorio, moltissimi altri lo saranno a breve dopo la discussione e l’approvazione da parte del Consiglio del nuovo regolamento sull’attribuzione degli immobili, in attesa del quale si è avuto un rallentamento delle assegnazioni stesse.

Stiamo compiendo, poi, tra difficolta’ e resistenze, il censimento degli immobili occupati abusivamente per procedere alle assegnazioni legittime, mentre il comandante della polizia municipale, su mia sollecitazione, ha formulato un piano di rafforzamento in quartieri a rischio come Scampia. Nel corso del Comitato, comunque, non ho potuto fare a meno di rilanciare l’allarme che da mesi rivolgo al governo: i tagli nei trasferimenti agli enti locali, infatti, incidono pesantemente anche sulla sicurezza, perciò occorre far presto nel valutare la situazione finanziaria del Comune. Così come non ho potuto fare a meno di ricordare che in questo periodo di crisi, anche occupazionale, si rischia che proprio le mafie facciano la parte del leone, possedendo quella liquidità necessaria alle imprese che, in affanno, potrebbero ricorrervi, oppure offrendo prospettive di facile guadagno a quanti patiscono l’assenza di lavoro. Perciò è importante che proprio sul fronte dell’occupazione giungano dal governo dei segnali importanti.

Previous post

WUF: Città pronta per il World Urban Forum

Next post

OK DELIBERA: DIRITTI BAMBINI UNICA LEGGE DA RISPETTARE