Il 21 marzo è la Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie. E’ anche il giorno in cui inizia la primavera.
La nostra primavera: quella dell’impegno civile. Le mafie potranno essere sconfitte grazie allo strenuo lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura, ma soprattutto attraverso una ‘primavera’ etico-culturale; la nostra.

Una rivoluzione dei valori e delle coscienze, che deve riguardare tutti noi, soprattutto i più giovani. E che a Napoli, da tanto tempo, già c’è. Perché chi più patisce il cancro mafioso ha sviluppato gli anticorpi più forti per debellare questa violenza. Napoli e l’ammministrazione che ho l’onore di presiedere sono da sempre in lotta per la giustiza e contro ogni forma di sopraffazione camorristica.

Con forza, senza reticenze, apertamente. Ogni giorno, ciascuna/o di noi è chiamata/o a schierarsi e a prendere posizione: a favore della legalità e della giustizia oppure contro.      La lotta alle mafie è dunque una sfida quotidiana, in particolare per le giovani generazioni.

Questa mattina ho partecipato ad un flash-mob organizzato, proprio sotto il Municipio, Palazzo San Giacomo, dagli alunni della scuola Virgilio IV di Scampia, per ricordare che, come diceva Peppino Impastato, “la mafia è una montagna di merda”. Noi le parole di Peppino non le dimentichiamo mai.

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