New York 3-9 Giugno 2015 – Giorno 4

Napoli e New York City, città in movimento.
Oltre un secolo fa la grande mela ha rappresentato la terra promessa per milioni di italiani molti dei quali sono riusciti, nonostante le difficoltà, a costruire un’autonomia economica delle loro comunità.

Una di queste é la c.d Little Italy del Bronx che ho visitato questa mattina. Realtà economiche consolidate nel corso negli anni e che rappresentano una garanzia della qualità dei prodotti, non solo per chi ci abita ancora ma per chi cerca il vero made in Italy/Naples.

Insieme ai membri della Federazione Campania Usa e il suo Presidente, cav. Trombetta ho fatto un lungo entusiasmante giro tra le botteghe degli italiani di prima, seconda e terza generazione. Nel mercato di Arthur Avenue si fa la mozzarella fresca, arte in cui mi sono cimentato anche io, seguendo le istruzioni di David e davanti un pubblico divertito.

Ristoranti, bar, panetterie, pasticcerie, pasta fresca, macellerie e persino un’ agenzia di viaggio. Tutto ricrea l’atmosfera della mia amata Napoli, lo stesso calore umano, le strette di mano forti, i sorrisi sinceri, e le molte persone incontrate si sentono tutte un po’ napoletane anche se in realtà natíe di Caserta, Benevento, Isernia, Cosenza.

Napoli é il sud. Napoli é il mediterraneo.

Un saluto anche al parroco Johnathan Morris della chiesa di Nostra Signora del Carmelo e una vista al centro culturale e biblioteca italiana Belmont per poi andare al ristorante San Gennaro, dove ad accoglierci i giovani chef e gestori provenienti dai quartieri di Fuorigrotta, Mergellina e Posillipo.

Al rientro, in auto verso Manhattan, lungo Hudson River, ripensando alla vitalità e laboriosità di questa splendida città, Pino Daniele in sottofondo canta Napul’ é. Vero.

Nel pomeriggio ho incontrato un’altra eccellenza delle nostre terre, Kiton. Marchio sartoriale esportato in tutto il mondo, la cui produzione avviene rigorosamente presso lo stabilimento di Arzano (Na) che mi sono ripromesso di andare a visitare anche come Sindaco della città metropolitana.

Dopo l’ incontro ufficiale del giorno prima, presso la City Hall, sono stato contattato dagli uffici del Sindaco, per un secondo incontro, riservato, questa volta che ha avuto luogo a Mansion Grace, residenza di De Blasio.

Ci siamo così incontrati alle 20 e durante il colloquio, durato un’ ora e mezza, insieme anche alla moglie Chirlane, nel loro giardino, davanti un bicchiere di buon aglianico di Sant’Agata dei Goti, abbiamo consolidato il nostro già ottimo rapporto, facendo una riflessione politica molto ampia su vari temi e abbiamo approfondito gli argomenti già affrontati ieri, per porre le basi di un progetto politico unico che partirà proprio dalle nostre città.

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