#sindacodistrada #diario New York 3-9 Giugno 2015 – Giorno 3

New York City e Napoli, città di eccellenze produttive.
Presso la Casa Buccellati sulla Madison Avenue ho incontrato il Presidente della camera di commercio Italia-America, Alberto Milani insieme ai tantissimi imprenditori, molti dei quali napoletani che rappresentano un vanto per la casa industriale dell’immobiliare, abbigliamento, enogastronomia, distribuzione. Con alcuni di loro, al mio rientro in Italia, abbiamo convenuto di sviluppare alcune idee progettuali in cittá.
Da Madison Avenue mi sono spostato sulla 46esima strada, tra l’ 8a e 9a avenue per l’ incontro che l’istituto italiano di cultura di New york, in collaborazione con la Film Society of Lincoln Center
e Istituto Luce-Cinecittá hanno organizzato per celebrare i film italiani e i registi di “open roads: new italian cinema 2015”. Presenti Francesca Archibugi, Duccio Chiarini, Eleonora Danco, Cristina Comencini,
Ivano de Matteo ed altri insieme agli attori Adriano Giannini, Claudio Santamaria e Sara Serraiocco.
Tappa successiva: the City Hall, uffici del Sindaco de Blasio.
Un colloquio di un’ora di elevato profilo politico e di grande spessore umano quello con il sindaco di New York. Con Bill de Blasio si è confermata la forte affinità e comunanza che avevo già chiaramente percepito nel nostro incontro a Napoli lo scorso luglio. Si è discusso di progetti di migrazione turistica verso Napoli alla riscoperta delle radici culturali delle seconde e terze generazioni di immigrati a New York dal sud italia e un serio e approfondito confronto sulle politiche di accoglienza e di inclusione sociali degli immigrati.
Napoli e New York sono accomunate dalla loro inclinazione alla accoglienza e all’inclusione e entrambi siamo convinti che la contaminazione e lo scambio tra culture differenti sia fonte di ricchezza.
Bill de Blasio mi ha espressamente chiesto di collaborare in modo visibile sul tema all’immigrazione perché New York e Napoli diventino esempi di lotta alla diseguaglianza e di integrazione culturale, esempi in grado di sollecitare seri provvedimenti ai dai governi centrali.
In metro, poi, verso la 12esima strada, dove ha sede il Centro Primo Levi ispirato proprio dallo scrittore Primo Levi, sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwits, che lavora per mantenere vivo il ruolo della Memoria nella societá moderna.
Lí vicino sorge la casa Zerilli-Marimo’, dipartimento di italianistica dell’Università di New York che con il suo Direttore Prof.Albertini rappresenta un luogo di alto profilo formativo.
Qui, nell’ambito della rassegna “eppur si muove” una sala stracolma di persone, giovani, professionisti ed intellettuali mi ha accompagnato in quello che è stato il racconto su Napoli, sul risveglio della cittá, con le sue criticitá e i suoi mille colorie con la sua naturale vocazione di capitale del mediterraneo. Mi hanno chiesto della mia storia di magistrato e della mia lotta ad un sistema intriso di mafie e corruzione.
E a chi mi ha chiesto di candidarmi quale Presidente del Consiglio, in maniera scherzosa ho risposto lusingato “se è un modo per farmi andare via da Napoli, rinuncio”.

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