Ancora una volta un’anomalia ed una grave violazione di legge su una mia vicenda. Normalmente i regolamenti di giurisdizione vengono depositati dopo numerosi giorni di distanza, mentre apprendiamo che la Cassazione avrebbe deciso in poche ore. Evidentemente con una nuova forma di notifica: comunicazioni a mezzo stampa.
Voglio chiarire che la mia storia non ha nulla a che vedere con quella di De Luca o di Berlusconi. In questa fase a me non interessa chi è competente – giudice amministrativo o giudice ordinario – perché porterò sempre le mie ragioni in tutte le sedi, ma trovo sconcertante che ancora una volta sulla mia vicenda si registrano anomalie e comportamenti assolutamente unici e violazioni di legge come l’anticipazione di Camera di Consiglio prima che vengano depositate le motivazioni. Non so se è un fatto che abbia precedenti, ma ritengo che sia grave. La camera di consiglio e’ sacra, inviolabile, un confessionale laico.
Detto ciò, sono ancora più motivato e sereno, dal momento che numerosi magistrati amministrativi ed ordinari hanno rilevato questioni di grave incostituzionalità rispetto alla Legge Severino tanto che il 20 ottobre la questione verrà discussa dalla Corte Costituzionale ed io non posso che ritenere che questo paese debba mantenere un minimo di coerenza e quindi non ci dovrebbero essere pronunce conflittuali che creerebbero una confusione ed una irragionevolezza istituzionale senza precedenti.
Nella mia vicenda si aggiunge anche il fatto che confido che, nelle more di una decisione favorevole di un giudice ordinario a cui potrò fare ricorso entro 30 giorni, comunque si andrà a definire in maniera positiva con assoluzione il mio processo di appello in sede penale.
Non dimentico mai che la mia vicenda giudiziaria ha del clamoroso. Qualche mese fa vengo sospeso per una condanna in primo grado per una vicenda di quando ero magistrato, che non ha nulla a che vedere con la vita di un amministratore locale, che la Legge Severino non era in vigore quando sono stato eletto sindaco e vivo il paradosso di pagare per avere avuto il coraggio da magistrato di non fare altro che il mio dovere, contrastare un sistema, il cancro tra corruzione, mafia e massonerie deviate che influenzano il nostro paese, e questo non me lo hanno mai perdonato fino al punto di arrivare, solo da ultimo qualche giorno fa, al pignoramento della mia indennità di Sindaco proprio da parte di espressioni di quel sistema che ho investigato. Indagare sul malaffare politico e sulle collusioni tra crimine organizzato e pezzi delle istituzioni e’ stato considerato un abuso. Accusatori che diventano imputati e accusati che diventano accusatori. Un ribaltone istituzionale vergognoso.
Oggi mi vengono in mente le parole di un grande magistrato che più di 20 anni fa diceva “resistere, resistere, resistere”.
Se poi qualcuno pensa di rimettermi per strada, non ci sono problemi, sto qui: qualora dovesse accadere sono pronto a ricominciare questa avventura. Ma sono convinto che questa volta non accadrà.
Ho deciso 20 anni fa di provare a cambiare dall’interno delle istituzioni un paese profondamente intriso di ingiustizie.
Sono persuaso che il nostro paese è fradicio nella sue fondamenta ed è evidente che quando dico queste cose ed a queste cose accompagno un impegno istituzionale prima come magistrato e poi come sindaco, quando le parole sono precedute dai fatti, quel sistema utilizza tutte le sue articolazioni anche formalmente legali per spaccarti le gambe e piegarti la schiena.
Però noi ci troviamo di fronte, per merito di tanti, ad un paese che sta anche reagendo, che si vuole ribellare e quindi ho molta chiara la strada da prendere e da perseguire fino in fondo.
Noi abbiamo liberato Napoli da un sistema e non consentiremo a nessuno, con cavilli e formalismi, di interrompere questa rivoluzione.
Quello che è accaduto nei miei confronti, in questi anni, è talmente putrido e talmente pieno di mafiosità di Stato che anche se per un momento dovessi sentire la stanchezza, reagirei immediatamente, perché è troppo importante la strada che abbiamo intrapreso e le violenze e gli attacchi istituzionali che ho subito in questi anni dimostrano quanto temono questo percorso di cambiamento all’ interno delle istituzioni accompagnato da una forte connessione con la gente, con il popolo.

Ecco il link audio delle mie dichiarazioni rese oggi alla stampa

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