Non appartiene a questa amministrazione il diniego di autorizzazioni che riguardano le varie attività culturali e comunicative, ma siamo stanchi di vedere Scampia ridotta, anche sul piano dell’immagine e non solo nazionale, a territorio di conquista della camorra in lotta, come se a Scampia non esistesse altro al di fuori delle piazze di spaccio e della faida dei clan. L’ho detto e lo ribadisco: Scampia è anche una cittadinanza attiva e democratica che quotidianamente, nella sua vita normale, porta avanti e fa vivere il valore della legalità. Scampia è anche la rete di associazioni e di scuole impegnate sul territorio e che sono, per mezzo delle loro attività, un presidio di legalità e di alternativa sociale alla devianza. Scampia è anche il quartiere pilota della raccolta differenziata porta a porta che qui abbiamo voluto sperimentare nel piano di ampliamento e che è arrivata al 70%. Scampia è anche l’insofferenza dei suoi abitanti, in maggioranza per bene, esasperati dal vedere il loro quartiere raccontato (e anche sfruttato) come brand mediatico negativo. Chiedo allora perchè i diritti televisivi pagati lautamente non vengono riconosciuti, per esempio, al finanziamento dei progetti delle associazioni e delle scuole impegnate sul territorio? Sarebbe non solo un segnale d’amore verso questo quartiere e questa città, ma anche un aiuto concreto per sostenere il cammino di emancipazione e riscatto che Scampia e Napoli stanno compiendo e vogliono continuare a compiere.

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CAMORRA: OCCORRE BATTAGLIA A TEMPO PIENO DI POLITICA E SOCIETA'

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La mia risposta a Saviano