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PRIMO PIANO

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È davvero triste vedere il livello politico in cui sta precipitando il nostro Paese e che rischia di condurre l’Italia in un tunnel senza uscita. Una maggioranza parlamentare ed un governo che alimentano il loro contratto, la loro alleanza, con il sentimento della paura, della discriminazione, della caccia al nemico. Mai si era deliberatamente deciso di far morire persone in mare (tra cui bambini e donne), con evidenti responsabilità non solo politiche. Dopo decenni di politica travolta dalla questione morale l’Italia ha bisogno di altro prima che sia troppo tardi. Dopo anni di berlusconismo e renzismo, il bel voto fresco dato al M5S lasciava intravedere la possibilità almeno in una svolta “nuovista”. Macché. Si va a chiudere l’accordo con la Lega, il partito più vecchio degli ultimi anni, un partito che ha fondato la sua storia sulla secessione dell’Italia (per poi scoprirsi patriota), sull’odio nei confronti dei meridionali (terroni da respingere), alleato di ferro, ancora oggi, di Berlusconi, Dell’Utri, nonché camerati violenti del terzo millennio. Un partito travolto da scandali gravissimi (il cui leader oggi guida le forze della sicurezza del nostro Paese). Chi sperava in un voto per il cambiamento vero constata il “merito” storico del M5S di aver “lavato e riabilitato” politicamente Salvini, facendolo divenire maggioritario e, per certi versi, presidente del consiglio di fatto (almeno così percepito nell’agone mediatico). La prima e la seconda repubblica sono state travolte dalla questione morale, Lega compresa, e forse il successo dei 5S nasce anche da lì, ma anche la terza repubblica, almeno come la chiamano quelli del “governo del cambiamento”, sinora appare travolta dalla questione morale. Mentre il leader della Lega urla prima gli italiani, magistratura e polizia giudiziaria danno la caccia ai 50 milioni di euro circa sottratti dalla Lega agli italiani. Invidiabile coerenza della Lega guidata dal ministro dell’interno: hanno pensato prima al partito (e sono gli stessi di Roma ladrona). Per non parlare dell’inchiesta della Procura di Roma dove si apprende di un noto imprenditore romano – ora in carcere – che avrebbe pagato tutti i partiti e si apprende anche di un partito – il più “nuovo” di tutti – che si sarebbe avvalso come superconsulente del presidente di Acea, anche lui tratto in arresto. Prima i beni comuni urlano questi altri: poi ti domandi come mai Napoli sia l’unica città italiana che ha attuato il referendum sull’acqua pubblica (il nome dell’azienda non è Acea, ma abc: acqua bene comune). Ed allora per cominciare davvero dalle persone – e non più dagli F35 che anche questo governo continua a finanziare contrariamente a quanto detto in campagna elettorale, mentre invece i Comuni collassano – si deve costruire un’alternativa credibile, fondata in primo luogo su una forte connessione umana. Il contratto Lega-5stelle è fondato su interessi. Il contratto sociale dell’alternativa dal basso si deve, invece, fondare su connessioni umane e sentimentali. La politica della paura e delle mura porterà l’Italia in una situazione pericolosissima, ma l’opposizione non può certo essere il cd. fronte repubblicano o il renzismo di ritorno, oppure una certa sinistra inesorabilmente bocciata nelle elezioni. L’alternativa politica, morale, sociale, culturale, economica, etica ed umana si costruisce sui territori, con coloro i quali hanno lottato e lottano per i beni comuni, con chi sta con le persone fragili, con chi lotta per i diritti ed in particolare per il lavoro, per l’uguaglianza e per la giustizia sociale, con chi lavora per dare forza e coesione al Paese, con chi investe con competenza e passione per lo sviluppo umano e delle comunità, con chi lotta davvero contro corruzioni e mafie, con chi lavora per la difesa delle città, piccole e grandi. Unire diversità è produrre anche forza politica, per un’Italia coesa nelle sue diversità, valorizzando le autonomie. Purché lo si faccia con chi si è conquistato credibilità con coerenza, con chi non si è compromesso, con chi ha dimostrato che nel nostro Paese si può coniugare rivoluzione – come effettiva rottura del sistema – ed affidabilità di governo. Per dare voce e forza finalmente alle persone, tutte, senza gerarchie, con gli stessi diritti e gli stessi doveri. Per un’Italia sicura perché riscopre orgoglio ed entusiasmo, non perché alimenta paure per consolidare il potere di pochi, con la solidarietà costruisci comunità sicure, con il rancore metti in pericolo anche il Paese. Per dare forza decisiva a quelli che stanno lottando per attuare la Costituzione e sono stanchi di resistere solamente. È scoccata l’ora del contrattacco. Anche per Napoli, perché la città possa vivere ancora meglio ed uscire dall’assedio finanziario e normativo che impedisce di curare bisogni e realizzare diritti, per il nostro sud, per la nostra Italia. Se saremo uniti, credibili, liberi, coraggiosi, forti e pieni di passione il contrattacco non potrà che portare il Paese, un giorno, fuori dal tunnel in cui sta precipitando: con ottimismo, visione, concretezza e senza tradire. Noi ci siamo !

(foto https://www.instagram.com/bbetulusta)

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Fermiamo l’invasione di odio

Fermiamo l’unica invasione che in Italia sta intossicando territori e persone: l’invasione dell’odio. Contribuendo alla morte di bambini, donne ed uomini, come sta facendo il Governo “Salvini”, non costruisci un mondo migliore, ma semini tanta rabbia. Se alimenti odio, rancore e violenza, come sta facendo il Governo “Salvini”, non puoi escludere che qualcuno ti ripagherà con la stessa moneta. Se vuoi un mondo più sicuro, con minori violenze, senza terrorismi e con meno tragedie migratorie, non partecipi a guerre ingiuste ed illegali, così come fatto dai governi negli ultimi anni, anche sostenuti da Salvini. Se vuoi più sicurezza, contro ogni forma di criminalità, rafforzi polizia di stato, carabinieri, guardia di finanza e polizia municipale, non come hanno fatto i governi negli ultimi anni, anche sostenuti da Salvini. Se vuoi meno corruzione e più onestà non ti fai finanziare nelle modalità in cui Lega e Salvini hanno fatto negli anni, da ultimo si veda quanto sta emergendo dalle indagini della Procura della Repubblica di Roma. Se vuoi evitare le bombe sociali di poveri ed emarginati, non “depositi” gli immigrati nei centri di accoglienza straordinari e negli alberghi, tutti negli stessi luoghi, come hanno fatto i governi degli ultimi anni, anche sostenuti da Salvini. Se pensi agli italiani davvero, non sostieni l’Europa ed i governi del fiscal compact, delle oligarchie, dei poteri forti e del pareggio di bilancio come hanno fatto i governi degli ultimi anni, anche sostenuti da Salvini. Se non vuoi mettere in pericolo la sicurezza nazionale di un Paese che sta rinascendo dalla cultura, dal turismo e dalle bellezze della sua terra e del suo popolo, non semini odio, come sta facendo il Governo “Salvini”, ma costruisci solidarietà, fratellanza ed umanità, antidoti efficaci per ogni forma di violenza. Allora Stop all’odio prima che sia troppo tardi. L’amore, ossigeno nella costruzione dell’alternativa, sconfiggerà l’odio ed è per questo che non ho mai smesso di essere rivoluzionario.

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Essere primi in Italia per cultura e turismo, onestà e talenti giovanili, partecipazione e beni comuni, è qualcosa di stupendo che ci riempie di orgoglio napoletano. Sappiamo quanto lavoro durissimo ed immane c’è dietro questo primato. Economia cittadina mai così forte, decine di migliaia di posti di lavoro creati solo con la forza del capitale umano. Tutto questo è frutto del lavoro, della passione, del coraggio, dell’amore, anche della follia, di tantissimi napoletani. Ogni giorno sempre più numerosi. Fa rabbia, però, constatare che tanti, troppi ostacoli ci vengono sempre frapposti e ci impediscono di poter contare su quelle risorse materiali, economiche ed umane che migliorerebbero di gran lunga i servizi e la qualità della vita della nostra città. Ostacoli normativi, finanziari, politici, istituzionali. Ostacoli dolosi, contro la città ed i suoi abitanti. Ostacoli contro Napoli, il suo popolo e la sua rinascita. Tutto voluto perché abbiamo abbattuto e continueremo ad abbattere poteri forti, clientes e mangiatoie senza fine. Questa Napoli rompe equilibri, da fastidio. Ed allora di fronte a chi, in mala fede, vuole il male della città è necessaria l’artiglieria pesante delle forze democratiche e popolari per abbattere gli ostacoli: con la potenza politica ed istituzionale di cui siamo capaci, con la forza popolare che è anima e corpo del laboratorio Napoli, con il diritto costituzionalmente orientato, con il coraggio della rivoluzione oltre ogni ostacolo. Mo basta, direbbe Pino Daniele. Siamo determinatissimi a rimuovere tutti gli ostacoli che si frappongono alla nostra rivoluzione ed al nostro diritto/dovere di governare nell’esclusivo interesse della Città e del suo popolo. Useremo tutte le armi, ovviamente non violente, della democrazia per disarmare le armi dei nemici di Napoli, non siamo più disposti a subire ingiustizie, Napoli vola e deve volare sempre di più, per tornare ad essere capitale in ogni campo, a prescindere da Governo e Parlamento. Noi, del resto, siamo più di una nazione, siamo un popolo senza confini, con una storia antichissima. Essere napoletani è un dono, portare Napoli sempre più in alto abbattendo gli ostacoli è onorare il dono con impegno civile, come una missione. La missione per Napoli e per il suo Popolo.

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C’è un vento di paura, di rabbia e di rancore che spira in tante parti del nostro Paese. La paura sembra a volte più forte della voglia di vivere. Sento invece forte l’orgoglio e la responsabilità di esser napoletano e Sindaco della mia amata Napoli. Nella nostra Città ci sono problemi, ferite, sofferenze, anche se non più di altre capitali del mondo, eppure Napoli ha una energia vitale unica ed anche nei momenti più difficili ha la forza rigenerativa come una sorgente d’acqua senza fine. Nella sua Storia, nelle strade, nelle piazze, nei vicoli, nei monumenti, nel mare, si trova sempre la forza e la leggerezza di guardare oltre, verso l’orizzonte, nell’infinito, dove lo sguardo si perde nell’immaginazione. La vita qui è più forte del buio, la luce vince le tenebre. I problemi sono tanti, ma in questa Città è cambiato il sentimento, l’animo, la predisposizione con il cuore alla vita e agli altri. L’umanità è la nostra arma. A Napoli prevale sempre di più la positività della forza dei napoletani per affrontare e superare gli ostacoli di ogni giorno. Insieme possiamo consolidare tutte le cose belle fatte ed affrontare le numerose difficoltà quotidiane. Essere primi per cultura, turismo, talento giovanile ed altro ancora sembrava impossibile, eppure abbiamo vinto la sfida. Napoli è un dono che si ricambia con amore e con impegno civile per la nostra comunità. Il mio impegno è massimo, giorno e notte, come sempre, senza purtroppo le risorse materiali necessarie di cui abbiamo diritto, ma con tutta la forza e la passione possibile, anzi oltre il possibile. Quando si ama si va oltre, senza calcoli e senza opportunismi: solo per passione della nostra Napoli, fiduciosamente uniti, raggiungeremo risultati bellissimi.

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