Nei giorni scorsi magistratura e forze dell’ordine hanno arrestato, per il gravissimo reato di incendio boschivo, uno degli indiziati piromani che hanno dato fuoco al Vesuvio. Nei confronti degli accusati di questi disastri naturali e di altri attentati ai beni comuni – vale per il Vesuvio, come per gli Astroni, come per ogni altro luogo paesaggistico o culturale – noi ci costituiremo parte civile. Chiederemo condanna a pene esemplari, magari da commutare ad un certo punto in lavori di ripristino dei luoghi violati. Ma non solo. Chiederemo il risarcimento dei danni e con i loro denari, averi e proprietà si contribuirà a ricostruire quello ohe hanno distrutto. Con la speranza che potranno capire, loro come altri criminali o stolti, che i beni comuni, la natura, i monumenti, la cultura sono patrimonio dell’umanità, da preservare, difendere, valorizzare ed amare, altrimenti la vita non ha senso compiuto. Vanno sovvertiti i valori: il bene di tutti vale più del bene di uno, il noi vale più dell’io, la condivisione vale più del possesso, l’essere tutti fruitori vale più che essere unico proprietario.

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