Resta ancora molto da accertare sulla pagina di sospensione dei diritti che è stata scritta a Genova nel 2001 da più mani, istituzionali e politiche.
La sentenza della Cassazione, relativa al massacro della Diaz, è però un segnale comunque importante di verità e giustizia, il cui merito va anche a quei pm che con convinzione e coraggio hanno lavorato per accertare quanto accaduto.

Adesso il Governo deve agire di conseguenza verso i funzionari a cui è stata imposta l’interdizione dai pubblici uffici. Certo resta l’amarezza per la prescrizione per le lesioni inflitte ai manifestanti, resta l’amarezza per la mancata introduzione del reato di tortura, ma si tratta comunque di una sentenza che ristabilisce una parte di giustizia per le vittime e per tutti gli uomini e tutte le donne delle forze dell’ordine che lavorano sempre con la Costituzione nel cuore.

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