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Oggi voglio comunicare alcune azioni concrete per i servizi della nostra città che si vedranno quest’anno e nei prossimi due anni fino alla fine del nostro secondo mandato. È uno sforzo immane grazie al lavoro della nostra amministrazione tutta, della nostra maggioranza politica e dei napoletani che sempre di più lavorano per la cura della nostra amata Napoli. La risorse derivano dall’aumento della capacità di riscossione dell’ente, dal risanamento dei conti, dai fondi europei che ci siamo conquistati, da fondi nazionali per la coesione, dall’eliminazione di ogni spreco, da risorse della città metropolitana prima vincolate e poi liberate a seguito di battaglie istituzionali vinte. Strade: cento milioni tra il 2019 e il 2021, rifacimento tra le più importanti arterie di tutti i quartieri. Trasporti: 40 autobus prima dell’estate dopo i 50 arrivati prima di Natale, 40 tram che riprendono in primavera con il completamento di via Marina, prolungamenti funicolari e metro nelle prossime settimane, filobus centro/colli aminei in primavera, prossimi treni linea 1 tra fine 2019 ed inizi 2020. Verde: 20 milioni di euro da spendere già dalla primavera per nuove alberature e ristrutturazione di oltre dieci parchi. Impianti sportivi: per luglio ristrutturati tutti quelli interessati dalle Universiadi. Rifiuti: tra il 2019 e il 2020 aumento di spazzatrici, porta a porta che raggiungerà un abitante su due, cassonetti interrati nel centro storico, più centri di raccolta del multimateriale (plastica, vetro e cartone), inizi dei lavori per gli impianti di compostaggio. Cultura: più risorse destinate per importanti festival che caratterizzeranno il nostro territorio per i prossimi anni. Sociale: più risorse destinate per tutte le povertà e per il diritto alla casa. Per ora mi fermo qui. Adesso tutti devono lavorare per realizzare gli obiettivi, senza sosta e senza nessun cedimento. Ci indigna, nello stesso tempo, che Regione e Governo non abbiano la dovuta e necessaria attenzione per la più popolata area metropolitana d’Europa. È ingiusto che il Governo regala 75 milioni per le buche alla sola città di Roma – a chi figli e a chi figliastri -, riprende a tagliare risorse alle città, toglie liquidità di cassa con la riduzione delle anticipazioni di tesoreria, non allenta vincoli finanziari e normativi (come il fondo crediti di dubbia esigibilità e le norme per gli enti in dissesto e pre-dissesto). Con l’età media dei dipendenti a 60 anni, una corsa verso la pensione con quota 100 ed estrema difficoltà ad assumere. È chiaro che ci vogliono portare al collasso per farci capitolare. Ma non ci riusciranno! Ed ora il Governo del cambiamento – sempre più in peggio – prepara la botta finale: autonomia solo a Lombardia e Veneto. Un regalo ai potentati della politica leghista, contro le autonomie delle stesse città del Veneto e della Lombardia. Autonomia per rafforzare oligarchie, non per far crescere la democrazia. Io sono favorevole alle autonomie, ma per tutti, a cominciare dalle città, dai comuni. Ma loro non vogliono che il potere si avvicini al popolo, desiderano un Paese disunito, rancoroso, avvelenato, diseguale. Noi vogliamo, invece, un’Italia coesa, unita, che valorizzi differenze ed autonomie. Di fronte ad un Paese che rischia il tracollo morale, economico e democratico non basta più la pur doverosa e nobile resistenza, si deve passare al contrattacco. Due obiettivi su cui lavorare subito: autonomia forte di Napoli e rafforzamento del progetto politico per costruire l’alternativa dal basso per un’alternativa di Governo. Stiamo arrivando.

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Stiamo lavorando senza sosta a Palazzo San Giacomo per raggiungere l’obiettivo di migliorare, in questo anno, tutti i servizi della Città. È traguardo per noi tutti prioritario. Non basta confermare e consolidare gli obiettivi, alcuni anche storici, già raggiunti: quali turismo, cultura, trasparenza, solidarietà, partecipazione ed energia popolare, umanità. Vogliamo raggiungere livelli di servizi propri di una capitale mondiale, come è tornata ad essere Napoli. Nonostante la mancanza di sostegno adeguato e dovuto da parte del Governo…almeno finora. Ci attendevamo un’altra legge di bilancio, dopo anni di tagli, lacrime e sangue. Manovra assai deludente. Unico risultato ottenuto è la cancellazione di una sanzione che gridava vendetta: ci avevano sanzionato dopo che eravamo stati ritenuti non responsabili: il fatto non sussiste e quindi niente sanzione. Nella legge di bilancio troviamo tagli, riduzione di liquidità di cassa, penalizzazioni dei comuni in sofferenza e con il debito storico. Il solito abito – di costrizione – su misura per molti Comuni, soprattutto del Sud. Perseverano nel cercare di annientare chi è in difficoltà, soprattutto se non per sua colpa, come Napoli. Cercheremo con la cooperazione e la lealtà istituzionale che ci contraddistingue da sempre di provare a raggiungere nei prossimi mesi alcuni obiettivi con il Governo, consapevoli che alcune componenti dello stesso sono animati dalla medesima volontà di cooperare, indipendentemente dalle differenze politiche. Per ora con Napoli registriamo nessun cambiamento significativo, nella legge di bilancio, rispetto alle precedenti politiche di governo. Tutto questo spiace se pensiamo al numero di parlamentari napoletani presenti in maggioranza ed al fatto che i fondatori – napoletani – del M5S sono ai vertici del Governo e del Parlamento. Tutto questo non per lamento, ma solo per info. Noi siamo sempre preparati al peggio, perché ormai ci è chiaro che ci dobbiamo conquistare tutto, anche il maltolto. Ed è anche per questo che abbiamo messo in campo una tale miriade di azioni, con la forza della nostra autonomia, che realizzeremo numerosi lavori per migliorare strade, trasporti, verde, rifiuti, infrastrutture, servizi sociali. Che tristezza, poi, constatare che si accingono ad approvare l’autonomia delle sole regioni ricche del nord e nulla fanno per porre fine a disuguaglianze, discriminazioni ed ingiustizie verso le fragilità. Lo avesse fatto il solo Salvini poteva essere scontato, sapere che verrà realizzato in concorso con il M5S è molto più di una delusione. Noi non tradiremo mai le nostre Terre. Ma nulla è minimamente capace di arrestare la rinascita che il popolo napoletano ha messo in atto nonostante ingiustizie, governi ostili o indifferenti. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli e noi facciamo quello che ci hanno chiesto i Costituenti nel 1948. A Napoli lottiamo duramente per rimuovere ostacoli e quelli istituzionali sono spesso i più difficili ed insidiosi. Adelante !

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Nei quindici anni in cui ho svolto le funzioni di Sostituto Procuratore della Repubblica ho vissuto di più con poliziotti, carabinieri e finanzieri che con mia moglie e i miei figli. Abbiamo condiviso investigazioni, procedimenti penali, pericoli, paure e risultati straordinari. Abbiamo spesso lavorato in pochi e con pochi mezzi per contrastare le più potenti organizzazioni criminali. Ne ho apprezzato in tante e tanti professionalità, passione per la giustizia, abnegazione, umanità. Ho conosciuto anche opacità professionali e deviazioni criminali, anche gravi. Il Ministro Salvini negli ultimi tempi ama indossare frequentemente felpe, giubbotti, distintivi vari della Polizia di Stato. Non mi riferisco al caso in cui si fa visita ad un corpo dello Stato e, nell’occasione, si indossa un cappello, una divisa, un distintivo. In tale ipotesi è anche un bel segnale, quale vicinanza istituzionale a chi si trova in prima linea: poliziotti, carabinieri, finanzieri, polizia locale, vigili del fuoco, protezione civile, medici, ecc. Nel caso di Salvini è molto diverso. Nelle occasioni più disparate il Ministro dell’Interno indossa vestiario ben visibile della Polizia. La Polizia di Stato è istituzione fondamentale per la tenuta democratica in uno stato di diritto. Nel nostro Paese vi sono stati poliziotti e poliziotte vittime delle mafie, del terrorismo, della criminalità comune. Certo, come in tutte le istituzioni, anche nella Polizia vi sono state deviazioni, anche molto gravi, di appartenenti al corpo, penso, per fare un solo esempio, agli inauditi fatti criminali durante il G8 di Genova nel 2001. La Polizia di Stato, così come le altre forze di polizia, sono lo Stato, non appartengono ad una parte. È grave che un ministro, importante esponente politico, segretario di un partito, strumentalizzi, a fini di parte, forse addirittura personali, una istituzione che è garanzia per tutte e tutti. Le forze di polizia hanno un potere enorme, soprattutto di incidere sulla vita delle persone, nel bene e nel male, sulle libertà individuali e civili, quindi non deve essere consentito a nessuno di strumentalizzarle, anche solo correndo il rischio di trascinarle in una logica di appartenenza, pur nella certezza che le donne e gli uomini della Polizia di Stato non si fanno certo strumentalizzare da nessuno. Ma il messaggio che passa potente nella comunicazione è inaccettabile. Non escludo che nel delirio di onnipotenza Salvini, vivendo quasi un deja vu o una dissociazione, pensi davvero di essere diventato un poliziotto, una sorta di capo politico della Polizia, allora, a questo punto, potrei suggerirgli qualche pista investigativa. Mi limito a due filoni, per brevità. Il primo. Indaghi su se stesso quale segretario della Lega per trovare i circa 49 milioni che secondo la magistratura sono stati illecitamente sottratti al popolo italiano. E siccome vengono prima gli italiani magari, con quei soldi, possiamo rafforzare i mezzi in dotazione alle forze di polizia. Il secondo. Verifichi bene le persone che stanno salendo sul suo carro politico, mi riferisco alle terre che ben conosco, quelle del sud, e scoprirà fatti non certo in linea con la storia della lotta al crimine. Ma Lei questo già lo sa, non credo abbia bisogno di inventarsi poliziotto. La mia opinione Ministro è che Lei, andando in giro con le giubbe della Polizia, produca un danno di immagine ad una istituzione che non è e non deve mai apparire di parte, che non appartiene ad una parte del governo, ne’ al governo intero, di qualunque colore politico esso sia. È una Istituzione del Paese a garanzia delle libertà di tutti coloro che si trovano in Italia. Onorevole Salvini, Lei legittimamente svolge pro tempore le funzioni di Ministro dell’Interno ma ovviamente non tutti si sentono rappresentati da Lei. Io, ad esempio, non mi sento garantito da Lei, anzi avverto che la sua politica mette in pericolo la stessa sicurezza del nostro Paese. Il fatto che Lei utilizzi, a mio parere indebitamente, nei luoghi più disparati, tra un incontro istituzionale ed una pizza, il vestiario e i segni distintivi della Polizia di Stato mi preoccupa. Lei, sig. Ministro, pratica un pensiero politico che considero improntato alla discriminazione razziale ed alla xenofobia, tanto per fare un esempio. Ritengo che Lei, ad esempio, non restituendo il maltolto quale rappresentante del suo partito non stia dando l’esempio ad un Paese in cui è diffusa una grave povertà. Queste sono ovviamente mie opinioni. Così come le sue opinioni sono totalmente diverse dalle mie. Non faccia più apparire, con immagini inguardabili, Lei come se fosse, in qualche modo, il rappresentante della Polizia di Stato. Immagino che non terrà in alcun conto le mie considerazioni. Nemmeno mi illudo che i suoi alleati di governo – che passeranno alla storia per averla catapultata da braccio destro di Berlusconi, a vice-premier del governo “del cambiamento”, consentendole di raddoppiare i consensi e facendola percepire come il vero dominus politico del governo – possano farla dissuadere da tali condotte. Chi lo sa se altri che hanno a cuore le istituzioni democratiche del nostro Paese non la portino a ragionare. Sig. Ministro faccia tutta la propaganda che vuole, ma eviti di strumentalizzare le istituzioni democratiche del nostro Paese. Si occupi, piuttosto, di mettere nelle condizioni le forze di polizia di avere più risorse, più mezzi e più personale. Lei non è un poliziotto, è un Ministro che, finora, ha fatto solo crescere nel nostro Paese insicurezza, rancore, razzismo, odio e violenza. È la mia opinione da italiano. Non come Lei che, nel 2009, indossava una maglietta con la scritta Padania is not Italy ed oggi indossa un altro titolo: prima gli italiani. Se dovessi crederle dovrei pensare che oggi Lei è contro la Padania. Il mio pensiero, invece, è che Lei è solo un abilissimo politico con un grande senso dell’opportunismo, se del caso da usare anche, senza scrupoli, sulla pelle dei più deboli, ancor meglio se hanno il colore della pelle nera. Cerchi, sig. Ministro, facendo anche leva sui suoi freni inibitori, di evitare di trascinare, nella sua propaganda, le Istituzioni della Repubblica che sono a garanzia della tenuta democratica del nostro Paese.

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Nella vita si deve scegliere. È poi doveroso e bello aiutare a scegliere chi non sempre può scegliere liberamente. Il mondo è pieno di ingiustizie, di guerre, di violenze, di odi, di abusi, di indifferenti. Certe volte può sembrare tutto inutile, privo di senso. Ma nel mondo c’è anche tanta umanità, tanto amore, tanta sete di giustizia, tanta solidarietà, tanta fratellanza. In alcuni attimi la vita sembra essere gioia profonda. La felicità si costruisce rafforzando la coesione, l’incontro, la contaminazione, sconfiggendo il rancore. La sicurezza e l’uguaglianza si rafforzano costruendo ponti di pace e lottando per la libertà dei popoli. Senza libertà non c’è dignità. La lotta per i diritti è contro gli oppressori per emancipare gli oppressi. Nella vita anche quando tutto sembrava perso ho scelto di vivere con umanità cercando sempre l’incontro con le persone. Nella vita ho visto troppe ingiustizie, sulla mia pelle e su quella di tante persone, sono caduto e visto persone cadere, mi sono sempre rialzato e ho aiutato persone a rialzarsi e non ho mai scelto la via comoda del potere dal compromesso morale e del denaro, ma sempre quella del potere dei senza potere come servizio per la collettività e per il bene comune, mai la strada della felicità apparente, ma sempre quella del cuore aperto per ringraziare del dono della vita. Anche in politica ho scelto di rimanere umano, sempre in lotta per i diritti e per la giustizia per contribuire, nel mio piccolo, a costruire un mondo con minori ingiustizie e più sorrisi. Non arrendetevi alle ingiustizie, lottate sempre !

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Le festività natalizie sono giunte al termine e mi sento di esprimere enorme soddisfazione per come sia andata in questi giorni per la nostra amata Napoli. Al netto sempre di problemi e sofferenze di vario tipo che non mancano mai, la Città è stata piena di vita ed energia. Una moltitudine vastissima di iniziative culturali, battuto il nostro precedente record di presenze turistiche. Siamo ormai nella storia di Napoli. Turismo anche di qualità, persone attente e rispettose dell’identità della nostra Città. Ultimo dell’anno e capodanno con un’organizzazione quasi perfetta. Città sempre più pronta e matura, a tutti i livelli. Un 2019 iniziato anche sotto l’egida della solidarietà e della fratellanza. Napoli Città umana, capitale mondiale della rivoluzione dell’umanesimo. Mentre un governo disumano lascia in balia del mare, al gelo e alla tempesta, in pericolo di vita, persone, tra cui bambini, colpevoli solo di avere la pelle nera, la nostra Città ha ricordato al mondo intero che il nostro porto è aperto sempre per offrire salvezza a chi rischia di morire. Ai governanti nazionali dal cuore di pietra abbiamo risposto dalla Città della cultura millenaria con un cuore infinito. Grazie Napoli, in queste festività hai avuto un volto tenero e gioioso, grazie ai napoletani che stanno sempre di più dimostrando cura e amore per la nostra Terra e grazie ai turisti e agli abitanti della nostra Città che ci stanno onorando del loro affetto. Sono orgoglioso della mia Città alla quale garantisco, come sempre, il massimo impegno per l’intero anno appena cominciato.

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Buon anno 2019 a tutte e tutti ! Buon Anno a Napoli, la mia Città. Che possa Napoli, con il sostegno del suo popolo, consolidare gli straordinari risultati raggiunti; diventare sempre più capitale globale dell’umanità, dell’energia di vita, della solarità, della solidarietà, della cultura, dei talenti giovanili, di un turismo sostenibile; che possa crescere sempre di più l’economia reale e diffusa ed il lavoro. Che possano migliorare sempre di più i servizi tutti per garantire più qualità della vita ad ogni persona. Che possano diminuire fragilità umane e materiali, a cominciare dai luoghi più sofferenti della Città. Io sarò, come sempre, in prima linea, per la mia amata Napoli. Senza sosta, con la forza, la passione e l’entusiasmo di sempre. Buon Anno a tutti quelli che nel 2018 hanno fatto prevalere sentimenti cattivi affinché possiate trovare nell’anno che verrà le motivazioni per redimervi, convertirvi, riabilitarvi, insomma cambiare modo di vivere. Con rancore, odio, violenza, razzismo non si va lontano nel cammino. Per chi vive di corruzioni e mafie che sia per voi un anno di sonore sconfitte. Buon Anno soprattutto a chi non ha smesso di sognare in un mondo migliore. Buon Anno ai costruttori di pace, coesione, fraternità, uguaglianza, giustizia perché realizzano ponti per un cammino lungo dell’umanità. Buon Anno a chi lotta per i diritti, per l’ambiente, per i beni comuni, insomma per la difesa del creato. Buon Anno a tutti quelli che cercano una bussola interiore per una vita migliore. Buon Anno a chi oltre che alla propria vita ed ai legami personali si impegnerà per la costruzione dell’alternativa ad un mondo troppo diseguale ed ingiusto. Buon Anno a chi nella propria vita si impegna per il benessere collettivo perché solo in un mondo coeso ed umano si potrà costruire un futuro per il pianeta. Buon Anno a chi soffre. Buon Anno a chi pensa al nostro prima che al suo. Buon Anno, allora, di pace e felicità nel cuore a tutte e tutti. Buon Anno di Amore e di Vita ! !

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Buon Natale a tutte e tutti, nessuno escluso, da qualunque luogo del globo mi stiate leggendo, auguri senza confini ! Buon Natale alla mia amata Napoli che dona sempre tanto e che in questi giorni sta regalando infinite emozioni. Mi auguro che questo Natale doni ad ognuna ed ognuno di noi infinito e profondo amore. Per la vita, per gli esseri umani, per gli esseri viventi, per la natura, per il creato. Che l’amore consolidato o ritrovato sia talmente forte da vincere ogni forma di violenza, di odio, di rancore, di intolleranza, di indifferenza. La lotta tra il bene ed il male per guardare al di là del bene e del male. L’amore è movimento, non è mai un sentimento immobile. L’amore è gioia, ma anche compassione. L’amore è donare senza alcun interesse, perché si è già avuto il dono più grande, quello della vita. Siamo sempre in debito sentimentale. Quando si ama profondamente, anche nei momenti più duri, si ritrova sempre un angolo per il sorriso. Chi ama ha un sorriso sempre luminoso, anche quando soffre, chi è dominato da sentimenti tenebrosi sta solo sopravvivendo alla vita. Ed allora dare senso alla nostra vita significa, secondo me, non smettere mai di amare, anche quando sembra che altri sentimenti abbiano preso il sopravvento, basta cercare, dentro se stessi o attorno a noi stessi e si trovano giacimenti impensati di amore e di vita. La felicità è molto vicina, dentro e accanto a noi, certe volte non si fa trovare, ma siamo noi che non la sappiamo o vogliamo cercare. La felicità è un sentimento ed uno stato d’animo che crea legami. Legami anche umani, non catene. I legami umani sono i nodi per vivere e per sciogliere le catene che soffocano. I miei legami umani si intrecciano con il mio spirito libertario che incontra la vita e le sue creature per contaminarmi quotidianamente e rigenerarmi. La materia serve, certe volte rende anche felici ma è effimera, illusoria e mai infinita, l’amore è ricchezza grande, senza prezzo e, soprattutto, è infinito, senza limiti, rimane e vive anche quando fisicamente non ci saremo più. È amando, unitamente ai miei solidi ideali e alle persone che amo e che oggi ringrazio per l’amore che mi regalano, che ho superato gli ostacoli più difficili della vita. Buon Natale, con tutto il mio cuore !

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Napoli in questi giorni è ancora più ricca di energia. C’è tanto orgoglio in giro, partecipazione, voglia di fare e di costruire comunità. Si rafforza la volontà da parte di sempre più numerosi napoletani di prendersi cura della città. Aumenta la costruzione del benessere cittadino collettivo. Città dalle radici identitarie profonde ed antiche, ma solide proprio perché rafforzatesi con la naturale vocazione all’apertura ai popoli ed alle culture di tutto il mondo. Altrove si costruisce insicurezza sul rancore e sull’odio, da noi si ritrova solidarietà, fratellanza ed amore. In altre zone ci si chiude in casa, con filo spinato, mura alte ed armi, da noi si cerca di uscire sempre di più per le strade, tra i vicoli, nelle piazze. La cultura sempre più arma di riscatto della nostra Terra. Cresce sempre di più l’economia reale cittadina e aumentano i posti di lavoro. Gli investimenti si moltiplicano e le prospettive di miglioramento dei servizi sono sempre più concrete. Il progetto Napoli città autonoma è sempre più realtà, in modo da liberarci per sempre da ogni forma di vincolo soffocante. Neomunicipalismo, autodeterminazione, partecipazione e controllo popolare, difesa della città, costruzione di legami umani. Sofferenza e degrado si contrastano non smantellando i beni comuni e colpendo gli ultimi, ma molto con la solidarietà e la rigenerazione urbana. Non è andando contro i poveri ed i sofferenti che si crea sicurezza e serenità, ma è con la coesione sociale che si realizza senso di appartenenza e voglia di comunità. Questa città ed i suoi abitanti, con tutte le sofferenze ed i limiti, stanno andando in direzione ostinata e contraria rispetto al pensiero sia liberista che leghista – in favore della giustizia sociale e contro le discriminazioni – e stanno dimostrando grande solarità, energia, cuore ed umanità. Di tutto questo che sta realizzando il nostro popolo mi sento profondamente orgoglioso, perché di questi tempi è qualcosa di straordinariamente rivoluzionario, anche perché riguarda non solo la materia, ma pure lo spirito.

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L’energia di questi tempi a Napoli è davvero entusiasmante e contagiosa. Probabilmente Napoli avrà più problemi di Roma, di Milano, di Torino, ma abbiamo un efficace antidoto per la vita: energia, potenza creativa, fantasia. Eclatante è la naturalezza con cui siamo teatro di vita ogni giorno. Il nostro antidoto naturale, senza sostanze chimiche, per vivere e non sopravvivere e per costruire comunità fondate sull’umanesimo, non è in vendita. È a disposizione gratuita di tutte e di tutti che volessero venire a vivere, anche solo per un giorno, nei nostri luoghi. L’umanità della nostra terra e del nostro popolo è contagiosa ed è vaccino naturale contro la frustrazione e il rancore che avanzano proditoriamente in altre parti del nostro Paese e del mondo. Ciò che batte e vibra nei nostri luoghi e che provoca diffusa felicità non sarà mai percepito dalle statistiche, perché non sono parametri comprensibili per chi misura il benessere solo con il metro del paradigma liberista. Da noi troverete certamente sofferenze, problemi, fragilità, povertà, contraddizioni, ma avrete energia vulcanica, umanità, il teatro e la filosofia unica di un popolo con immortali radici culturali e voglioso sempre di aprirsi al mondo. Identità e rivoluzione. Napoli tutti la sanno, ma nessuno in fondo conosce la verità, come canta Pino Daniele: E a’ sape tutto o’ munno ma nun sanno a’ verità. Il mistero napoletano. L’immortalità dell’esistenza di un popolo con forte e orgogliosa identità ed aperto al mondo ed a tutte le genti, l’eternita’ di una terra che ha una potenza rigenerativa ed antidepressiva senza precedenti. Nascere a Napoli è un privilegio, viverci un atto d’amore, lottare per difenderla è ricambiare in qualche modo il dono che si è ricevuto per essere nato in questa Terra. Terra mia, direbbe sempre Pino.

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L’approvazione del bilancio in consiglio comunale la settimana scorsa rende la città ancora più solida e forte. Non sono riusciti con il debito ingiusto, con il blocco della spesa e con le norme inique a piegare una città che ha scelto, invece, di non mollare mai e di continuare sulla strada del suo riscatto. In questi due mesi si è fatto un lavoro di squadra immane a Palazzo San Giacomo per mettere in sicurezza la città e creare tutte le condizioni affinché dal 2019 – con un programma triennale – ci possa essere un progressivo ed efficace miglioramento di tutti i servizi e, quindi, della stessa qualità della vita. Esistono ancora i nemici della città e del suo popolo, fuori Napoli ma anche purtroppo nella nostra città: è sufficiente richiamare la condotta irresponsabile di poche persone – con riferimento alla indegna vicenda funicolari ed a quella dei prolungamenti oggi possibili per gli orari serali anche del trasporto metropolitana – che danneggiano decine di migliaia di napoletani e turisti e infangano il lavoro difficile della maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori perbene presenti nella nostra azienda pubblica che, ricordo, abbiamo salvato, con la nostra azione poderosa, da un fallimento certo. Eppure Napoli, nonostante le persistenti criticità, si prepara ad un Natale fantastico in termini di offerta culturale, di presenze turistiche e di produzione di economia e di lavoro Made in Naples. Con l’auspicio anche che la potenza e la forza della città possa sempre di più unire le persone della nostra Napoli, per un impegno che ci veda sempre di più insieme, per migliorarci sempre in ogni luogo dell’amata Napoli.

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