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Va abbattuto il SISTEMA. Quello che si fonda su corruzioni, mafie, guerre, distruzione del pianeta, disuguaglianze economiche, ingiustizie sociali, razzismi, violenze. Ho sempre pensato, da ragazzo, che un altro mondo è possibile. Ho sempre lottato per questo. Ma bisogna conquistarselo. Con la rivoluzione dell’alternativa. Anche i cambiamenti climatici si arrestano, in primo luogo, con una rivoluzione culturale. Dal basso si può cambiare, anche a Napoli lo abbiamo dimostrato che cambiare si può. Anche senza soldi, senza partiti. Costruiamo, insieme, l’alternativa politica, morale, culturale, sociale ed economica. Bisogna mettere insieme rottura del Sistema e capacità di governo. Opposizione sociale e affidabilità di governo. Movimenti, reti civiche, associazioni, militanti. Rivoluzione nelle strade e rivoluzione con il diritto governando. Nelle Istituzioni portiamo l’alternativa che costruiamo con i popoli. Il diritto, connesso con il popolo, ha una potenza rivoluzionaria in grado di trasformare le ingiustizie sociali. Ci vogliono competenza e coraggio, autonomia e libertà. Difesa del Pianeta e della Natura con un’altra economia che sappia coniugare diritto al lavoro e diritto alla salute e all’ambiente salubre. Tra la Terra, nei beni comuni, ritroviamo il gusto di essere comunità. Siamo nella lotta per i diritti, il tempo è sempre quello giusto, la vittoria non può attendere, per l’umanità e per la felicità. Facciamo presto prima che sia troppo tardi. Nessuno potrà dirci di essere stati complici e di non aver lottato.

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Integrale evento “WhyNot e Poseidone … 10 anni dopo” del 9 Marzo 2019 dal cinema Modernissimo.
Luigi de Magistris e Marco Travaglio raccontano le due inchieste che hanno toccato le alte cariche dello Stato, anche in virtù della recente sentenza del tribunale di Salerno.
Letture di: Rosaria de Dicco, Pita Turco e Antonella Prisco.
Modera Fabiola Conson.

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I rapporti umani nella Vita vengono prima di tutto. Anche per chi ricopre incarichi istituzionali. Così mi sono comportato quando facevo il magistrato, così oggi nel fare il sindaco, soprattutto con le persone senza potere. Vicino hai sempre un essere umano, mai un numero. L’umanità prima di ogni cosa. Umanità è, in primo luogo, sentirsi, guardarsi negli occhi, comprendersi, cercarsi, mai giudicare troppo in fretta. Nel nostro corpo ognuno di noi ha una banca. È il proprio cuore. Nei bambini è solo buono, poi può divenire cattivo. Il cuore è, in verità, il contrario di una banca, ma è nello stesso tempo la banca che può salvare l’umanità. Dona più di quello che le persone chiedono. Senza interessi. E non ci sono debitori. Si arricchisce chi riceve bussando al cuore dell’altro e si arricchisce chi dona agli altri. Nella Vita il denaro serve, ma quello che conta per dare un senso alla Vita è amare. Anche per salvare il Pianeta. Nella mia Città, ogni giorno, amo tanto e tanto amore ricevo. Ed è per questo che Napoli è fonte di Vita inesauribile. Per me è Amore e Vita.

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Intervista di Massimo Giletti a Luigi de Magistris a “Non è l’arena” su La7 del 10-03-2019.

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Napoli è resilienza, Napoli è resistenza, Napoli è contrattacco. In questi anni ci siamo opposti al pensiero unico del liberismo mondiale e del consumismo universale. Oppressi da un debito statale storico ingiusto non ci siamo piegati al Sistema e non molleremo mai. Acqua pubblica, beni comuni, nessun servizio di rilevanza costituzionale privatizzato, nessun licenziamento, nessuno sgombero di spazi liberati, nessuna ruspa per poveri ed emarginati, rottura dei vincoli di austerità, distruzione del rapporto camorra-politica, rinascita culturale, partecipazione democratica e popolare alla cura e difesa della città, apertura della città al mondo ed ai suoi abitanti, nessuno escluso, turisti e coloro che cercano un luogo in cui sperare di poter sopravvivere. Aderiamo e partecipiamo alla marcia per il clima e contro le grandi opere inutili che si terrà a Roma il 23 marzo organizzata dai movimenti che si riconoscono nella piattaforma stopbiocidio. Una confluenza di movimenti in un fiume di liberazione dai complici della distruzione progressiva della Terra. Noi sosteniamo una grande opera pubblica: salvare il Pianeta dal basso, dalle città, dalle campagne, dalle montagne, dai fiumi, dai laghi, dai mari. Lottiamo ogni giorno per la difesa dell’ambiente ed approveremo per contrastare il cambiamento climatico, in Comune di Napoli ed in Città metropolitana, due delibere di piani strategici per diminuire le emissioni di CO2: ossigeno bene comune. Nello stesso tempo, a differenza di chi tradisce quando va al Governo, noi siamo: No Tav, No terzo valico, No Tap, No grandi navi nella laguna di Venezia, No Dal Molin, No all’accordo Ilva che in questi giorni è causa di emissioni mortali di diossina, No trivelle petrolifere, No alla proliferazione della vendita di armi del Governo 5S-Lega, No ai commissariamenti che espropriano democrazia e diritti, No ad ogni forma di produzione industriale ed agricola che avvelena e distrugge l’ambiente. Il nostro è un unico grande SI: l’attuazione della Costituzione antifascista in cui vi è la convivenza di più diritti protesi allo sviluppo della persona umana per una società con minori disuguaglianze e più giustizia sociale. Diritto al lavoro, diritto alle attività economiche, diritto alla salute, diritto al reddito giusto, diritto alla redistribuzione delle ricchezze, diritto all’ambiente, diritto al paesaggio, diritto alla cultura, diritto alla pace e alla vita….insomma diritto ad avere diritti. La sovversione del pensiero unico fondata sul dominio dell’avere in favore della prevalenza dell’essere, delle persone tutte, con uguali diritti. La nostra è una lotta per i diritti e per la giustizia contro avvelenatori, mafiosi, corrotti e corruttori, speculatori, affaristi, politicanti traditori del giuramento costituzionale. Abbiamo il dovere, in quanto abitanti della nostra Repubblica, di rimuovere gli ostacoli all’attuazione dei principi fondamentali della Costituzione. La nostra è una costante opera di rimozione. Senza tregua ci batteremo nella lotta dei giusti anche contro i depositari di quella legalità formale intrisa di ingiustizia che ci sta conducendo alla distruzione della Terra. Attenzione: se fossimo noi a sgomberare voi ?!

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Nelle ultime ore, nuovamente, anche nella nostra città si è avvertita la forza e la potenza del cambiamento climatico. Venerdì giornata anomala di caldo, senza un alito di vento. Sabato gelo e vento a quasi cento chilometri orari. Napoli era già stata profondamente ferita dallo tsunami atmosferico del 29 ottobre scorso, con venti a 130 chilometri orari, con danni enormi di cui ancora vediamo tracce consistenti e ne paghiamo conseguenze. Anche la violenza del vento delle ultime ore ha prodotto danni pesanti alla città, senza morti e feriti come invece il 29 ottobre. I danni economici e paesaggistici enormi. Come sempre siamo lasciati soli. I danni del 29 ottobre li abbiamo dovuti affrontare noi da soli, così come sono certo affronteremo questi ultimi da soli. Senza alcun sostegno dei governi nazionali ed anzi con azioni ostili: nell’ultima manovra di bilancio Governo e Parlamento hanno sottratto, per esempio, ulteriori risorse agli enti locali. Ed allora non potremmo mai aspettarci una seria lotta ai cambiamenti climatici da parte dei governi delle ingiustizie di tutto il mondo che sono, invece, la causa dei cambiamenti climatici che stanno portando alla distruzione del Pianeta Terra. Ed allora, anche in questo campo, i popoli e le città devono fare loro cambiamenti e rivoluzioni. A Napoli, come Città metropolitana e Comune, abbiamo programmato risposte significative se teniamo conto delle difficoltà economiche e finanziarie in cui volutamente ci costringono. Nel piano strategico della città metropolitana a tutti i Comuni abbiamo destinato risorse ingenti per il verde e l’ambiente. Napoli per il triennio 2019/2021 potrà beneficiare di 20 milioni di euro per migliaia di nuove alberature in tutto il territorio e per la ristrutturazione dei parchi. In più abbiamo ottenuto 2 milioni per la riapertura dell’intera Villa Floridiana. Nel triennio 2019/21 saranno potenziate le piste ciclabili a Napoli e nell’intera area metropolitana. Nel corso di quest’anno saranno rafforzate ed aumentate ztl ed aree pedonali in città (quartieri spagnoli, sanità, centro storico). Nel triennio saranno potenziate le misure per il rafforzamento del solare nelle scuole e negli edifici pubblici e per ridurre la dispersione del calore in modo da risparmiare energia e denaro. Nel triennio sarà completata la nuova rete di illuminazione cittadina con luci a led che abbassano notevolmente l’emissione di CO2. Nell’area portuale, nel triennio, si raggiungerà l’obiettivo di bandire le emissioni nocive da parte delle navi. Nei nostri piani già definiti e pronti per Bagnoli e per l’area orientale vi sono bonifiche – compresa la delocalizzazione dei depositi petroliferi – ed opere di rigenerazione ambientale per produrre ossigeno in contrasto alle emissioni inquinanti. Il Governo traccheggia ancora, non si muove. Parole, incontri, promesse: ormai è un anno dalla nuova maggioranza giallo-verde (per me è nera), ma nulla si muove di concreto da quelle parti per Bagnoli e Napoli Est. Siamo stufi di aspettare, fate presto per entrare nel vivo delle bonifiche. Queste ed altre misure per dimostrare che le città debbono fare la loro parte ed anzi essere l’avanguardia della difesa del pianeta. Bisogna agire con piani strategici. Ed è per questo che entro il 15 marzo – giornata in cui i giovani in tutto il mondo faranno sentire forte la loro voce in difesa di Madre Terra – approveremo anche una delibera sull’ossigeno bene comune: OBC. Dalla prima ed unica città d’Italia in cui abbiamo realizzato l’acqua pubblica con un’azienda tutta pubblica: ABC (acqua bene comune), alla prima città italiana che adotta un piano strategico con al centro l’ossigeno come bene comune per la Vita e che, tutte e tutti, pubblico e privato, insieme debbono adottare azioni per una città verde e per la difesa dell’ambiente, in cui le emissioni di ossigeno siano più forti delle emissioni di CO2. Per noi la rivoluzione si fa dalla Terra, dai territori, dalle città, dai popoli. Resilienza e Rivoluzione. Dai Governi, sinora, solo chiacchiere, distintivi (giubbe) ed ostacoli. Rimuovere ostacoli è un imperativo categorico costituzionale per noi. Le convergenze delle autonomie dei popoli e dei movimenti costruiscono Terre in pace, senza mura e filo spinato, con identità dai cuori aperti. Per noi difesa della Terra e restare umani, come Napoli: identità e rivoluzione.

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Nel contratto di governo che cementifica l’alleanza politica tra M5S e Lega (Nord-Indipendenza per la Padania) vi è l’autonomia differenziata delle Regioni. Sono già d’accordo per concedere soldi e poteri alla Lombardia e al Veneto alle quali si sta unendo anche l’Emilia Romagna a guida PD (della serie quando la fotocopia vuole inseguire l’originale senza capire che sarà l’originale a vincere, ossia la Lega). Quindi il M5S a Palazzo Chigi e in Parlamento ha già tradito l’onda di quel voto per il cambiamento che portò al trionfo del movimento nel mezzogiorno d’Italia. Dicevate mai con la Lega ed ora volete anche svendere il Sud a Salvini ! Il Governo sta minando l’unità nazionale per come sancita nella Costituzione nata dalla Resistenza. Noi non ci limitiamo a denunciare questa vergogna politica ed istituzionale che conduce, ad esempio, a regionalizzare l’istruzione e realizzare la secessione dei ricchi dando potere assoluto alla politica – e non ai cittadini e alle città – che siede nelle lussuose poltrone delle Regioni beneficiarie. Noi rilanciamo con la sfida dell’autonomia dei popoli. Voi volete l’autonomia differenziata e noi da Napoli chiediamo l’autonomia totale. Siamo l’unica città in Italia che ha adottato la delibera Napoli Città autonoma, resistiamo senza soldi all’attacco del Sistema Politico/Criminale, da soli con l’autodeterminazione della nostra città e del nostro popolo stiamo riscattando Napoli con la cultura ed è in atto una rinascita senza precedenti, a breve entrerà a regime la criptomoneta partenopea, stiamo lavorando per la delibera finale di cancellazione del debito storico illegittimo che deriva da due commissariamenti di Stato, di cui siamo vittime e chiederemo di essere risarciti, il terremoto del 1980 e l’emergenza rifiuti prima che arrivassimo noi a bonificare dai rifiuti materiali e da quelli politici. Ebbene, a questo punto, visto che avete abusato della nostra proverbiale pazienza, faremo, entro quest’anno, un referendum per la totale autonomia della Città di Napoli: avremo così più risorse economiche, meno vincoli finanziari, più ricchezza, più sviluppo, meno disuguaglianze. Successivamente proveremo a realizzare, se lo vorranno anche le altre popolazioni del Sud, un referendum per l’autonomia differenziata dell’intero mezzogiorno d’Italia. Altro che zavorra del Paese, dimostreremo con orgoglio e passione, che siamo e saremo, con le nostre risorse umane e territoriali, il motore per un’Italia più coesa, più giusta e con minori disuguaglianze. Noi non siamo contro i popoli della Lombardia e del Veneto che hanno votato per l’autonomia. Siamo anche noi per l’autonomia. Noi siamo per sconfiggere quei politici che hanno fondato la loro fortuna personale sull’odio e sul razzismo: quelli che hanno disprezzo per i meridionali (come Salvini ed il Ministro dell’ignoranza), quelli che hanno oltraggiato ed ostacolato i lavoratori meridionali al Nord, quelli che dicevano di non affittare ai terroni, quelli che offendendo si arricchiscono grazie a noi meridionali. Quelli che oggi se la pigliano non più solo con i meridionali ma con gli stranieri dalla pelle nera. È finita la pacchia per voi politici antimeridionali. Sentirete sul collo il fiato della riscossa dei Sud. Noi al Sud dopo anni di ingiustizie, discriminazioni, depredazioni e saccheggi delle nostre risorse – umane, naturali e materiali – ci stiamo riscattando raggiungendo risultati incredibili ed abbiamo tutto da guadagnare con l’autonomia totale. Autonomia per un’Italia unita, non contro come fate voi. Del resto Napoli è stata nella Storia Capitale e Repubblica. Siamo pronti per l’attacco ! Da noi, vinta la sfida, regnerà l’umanità, la giustizia sociale, la felicità. Voi governate con il rancore, noi governeremo con la fratellanza. Il Governo più nero – altro che giallo-verde – della Repubblica sarà travolto dalla ribellione pacifica per le autonomie del sole che i popoli del mezzogiorno guideranno, in prima linea, per un’Italia unita e coesa che valorizza tutte le autonomie e le differenze. Costruiremo con i popoli e con il diritto l’Italia dei popoli e delle città, dei territori e dei beni comuni, contro l’Italia dei politicanti, degli affaristi, dei corrotti e dei mafiosi.

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Nell’estate del 2014, quando Matteo Renzi Presidente del Consiglio godeva del 40% del consenso nel Paese, dichiarammo Napoli Comune derenzizzato perché le sue politiche rappresentavano le mani sulla nostra Città e facevano decidere il destino del nostro Popolo al Sistema centrale. La storia politica racconta che Renzi non passò a Napoli, fu sconfitto prima alle elezioni comunali e poi al referendum costituzionale. Oggi è necessario proclamare Napoli Comune desalvinizzato. Matteo Salvini è il dominus politico del Governo più a destra della storia della Repubblica. La sua storia di nemico del meridione è documentata in maniera inequivocabile, è negli archivi: dalle canzoni da stadio sull’arrivo dei napoletani e dal sacchetto della munnezza con cui attendeva i tifosi napoletani allo stadio, alle politiche contro il Sud messe in campo nel corso degli anni quale leader di governo del partito Lega nord indipendenza della padania. Solo da ultimo le indegne dichiarazioni del ministro dell’ignoranza Bussetti (Lega) che racchiude il pensiero di molti leghisti circa le qualità dei meridionali. Per non parlare del disegno di legge che per volontà della Lega, con il supino e complice consenso del partito di maggioranza relativa (M5S), sta per disintegrare l’unità nazionale sancita in Costituzione, concedendo un’autonomia differenziata e rafforzata alle sole regioni Lombardia e Veneto, aumentando disuguaglianze e provocando una lacerazione gravissima nel nostro Paese. Noi siamo per un’Italia unita e coesa che valorizzi le autonomie e le differenze e che rimuova gli ostacoli che impediscono uguaglianza e giustizia sociale. Siamo contro le discriminazioni. Non accettiamo però lezioni da nessuno: i meridionali nel novecento sono stati in prima linea sul Piave con i soldati provenienti da tutta Italia, Napoli è la prima città italiana che si è liberata da sola con una ribellione di popolo dall’oppressione nazifascista con le quattro giornate nel settembre del 1943, i meridionali hanno lavorato sodo come impiegati ed operai al Nord, soprattutto nelle grandi fabbriche, dopo la tragedia della seconda guerra mondiale e nel boom degli anni ‘60, i meridionali con sacrifici enormi contribuiscono in ogni parte d’Italia a formare la classe dirigente del nostro Paese, i meridionali sono stati in prima linea nella lotta alle mafie e alle corruzioni pagando prezzi altissimi, tantissimi meridionali al Sud lottano ogni giorno, in condizioni drammatiche, per il riscatto dei nostri territori nonostante le politiche discriminatorie dei tanti governi – compreso l’ultimo – che si sono succeduti nel corso degli anni. Mo basta ! Con razzismo e discriminazioni. Noi rispettiamo il voto per l’autonomia espresso dal popolo lombardo e veneto. Anche noi siamo per l’autonomia, in primo luogo, però, dei popoli e delle città e non solo di due regioni. È il Governo che si rende responsabile della dissoluzione dell’unità d’Italia non garantendo le autonomie di tutti i territori ed il contrasto alle disuguaglianze. Da garanti dell’unità nazionale a responsabili della secessione dei ricchi per dare il potere ai detentori del potere ai vertici di quelle due regioni, non certo per darlo al popolo. Siccome stiamo lavorando sempre di più per Napoli Autonoma, prima città italiana a dotarsi di autonomia, dobbiamo difenderci dall’attacco di chi vuole dividere il Paese sempre di più e consolidare il potere dei governanti di sole due regioni, con effetti devastanti su sanità, istruzione, trasporti, fondi e tanto altro. Il Comune desalvinizzato difende la Città dal pensiero razzista e xenofobo che impregna il Governo, difende la Città dalle discriminazioni economiche e sociali, difende la Città da Ministri inguardabili che entrano nelle scuole della nostra città metropolitana, offendendo le insegnanti e gli insegnanti del Sud, accompagnandosi anche con una deputata, sottosegretaria al ministero per il Sud, di Afragola – guarda caso dove hanno organizzato il bacia mano a Salvini – che annuiva alle offese del Ministro Bussetti verso le nostre terre. Napoli va preservata anche dalla destra neofascista che sta salendo sul carro in corsa di Salvini e da quella politica che dalle nostre parti ben conosciamo e che a livello di potabilità assume il colore marrone: ossia per nulla trasparente, anzi assai inquinata. Allora uniti sempre più in fretta per Napoli Città Autonoma contro le politiche di questo Governo. Il M5S ha reso, con un capolavoro storico, Salvini capo politico del Governo, tradendo i voti del Sud che gridavano, giustamente, rottura del sistema e cambiamento. Il M5S ha consegnato al nemico storico dei meridionali la guida di fatto del Paese. Difendendo Napoli da queste politiche siamo persuasi di ritrovarci anche tutti quei militanti del partito di maggioranza relativa, forse ancora per poco, del Governo, che non si possono riconoscere in queste politiche e con i quali per anni abbiamo condiviso battaglie in difesa dei nostri territori. Almeno con noi a Napoli scassatelo questo contratto di governo. Nella Città della resistenza, del riscatto culturale, dell’umanità e dell’amore le politiche diseguali del ministro nero non passeranno mai. Napoli è Città #desalvinizzata.

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