Il quartiere di Bagnoli ha diritto alla bonifica dell’area ex Italsider. I cittadini di Napoli hanno diritto, poi, alla spiaggia pubblica e quindi all’accesso pubblico al mare.
Questa amministrazione vuole restituire quegli spazi alla collettività garantendo la salute. Per questa ragione, martedì andrò a Roma, dal ministro all’Ambiente Orlando. Chiederò al Governo un impegno preciso perché Bagnoli è un sito di interesse nazionale e la bonifica è un dovere per lo Stato. Le nostre idee per questa area sono molto chiare e mi aspetto una risposta precisa. I privati devono essere coinvolti nel rilancio della zona ma la definizione della destinazione d’uso e la sua attuazione spettano necessariamente al pubblico.
Ad un pubblico capace di spendere e non di sperperare, un pubblico scevro dagli interessi delle diverse cordate politico-imprenditoriali. La linea di questa amministrazione è nota: spiaggia pubblica e recupero del contesto naturalistico e paesaggistico. E poi, ovviamente, anche insediamenti turistico- ricreativi, senza alcun cedimento alla speculazione edilizia. Napoli oggi, e Bagnoli in particolare, affronta un periodo molto delicato perché c’è qualcuno che pensa di approfittare di un contesto difficile per mettere le mani su quell’area.
Non lo dobbiamo consentire e dobbiamo ribaltare il paradigma e considerare Bagnoli come immediata opportunità. Lo stesso vale anche per Città della Scienza: bisogna fare in modo che si ricostruisca bene, subito e nel rispetto delle norme e dell’urbanistica. Oggi, al convegno organizzato dal comitato “Una spiaggia per tutti”, ho ascoltato con interesse l’esperienza amministrativa di Barcellona.
Lì hanno attuato le opere anche con iniziative dei privati, finora qui i privati che si sono fatti avanti erano quelli che volevano speculare, vediamo se ci sono dei privati che, davanti a un disegno strategico pubblico e partecipato, vogliano investire in modo serio, noi siamo pronti. È necessaria al contempo una svolta da parte del Governo e bisogna recuperare il tempo perso.
Per quanto ci riguarda, abbiamo indicato la volontà di iniziare il primo step per il recupero della costa e della spiaggia tra Nisida e il Pontile, investendo 50 milioni di euro.

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